I malati oncologici possono ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile e dell’handicap. A seconda del tipo di invalidità riconosciuta, dell’età e delle loro condizioni economiche, i malati in età lavorativa (dai 18 ai 66 anni e 7 mesi)  hanno diritto alla pensione di inabilità civile (pari al 100%) o all’assegno di invalidità civile (tra il 74% e il 99%). Nei casi di maggiore gravità (I. C. 100%) può essere riconosciuto il diritto all’indennità di accompagnamento che spetta senza limiti di età.

Oltre all’invalidità civile, il malato di cancro può ottenere il riconoscimento dello stato di handicap in situazione di gravità anche solo per periodi limitati.

Allo stato di handicap in situazione di gravità sono collegati alcuni benefici fiscali, e  importanti tutele in ambito lavorativo.

La legge consente ai lavoratori malati in stato di handicap grave e, in diversa misura, ai lavoratori che li assistono, di:

  • usufruire di permessi e congedi (retribuiti e non);
  • scegliere la sede e la modalità di lavoro (part-time/full time; ufficio/smart working/telelavoro);
  • godere di altri benefici per conciliare le cure o l’assistenza con l’attività lavorativa.

La domanda per il riconoscimento dell’invalidità o dell’handicap e per l’ottenimento di qualunque beneficio assistenziale deve essere presentata all’INPS esclusivamente per via telematica. La procedura si articola in due fasi collegate tra loro:

  • certificato medico digitale rilasciato da un medico certificatore accreditato presso l’INPS (medico di medicina generale o medico specialista) il quale compila online sul sito INPS la certificazione medica richiesta. Occorre accertarsi che venga avviata specificando che si tratta di malattia neoplastica (Legge n. 80 del 2006). In questo modo l’INPS deve convocare la persona e fornire il responso della commissione entro 15 giorni;
  • compilazione e invio telematico della domanda amministrativa da parte dell’interessato, personalmente o a mezzo di intermediario abilitato (patronati).

L’interessato verrà convocato per effettuare una visita medica presso la ASL territorialmente competente; successivamente riceverà il verbale di accertamento che riconosce la condizione di invalidità e, se sussistono i requisiti, il diritto all’indennità di accompagnamento. Nel caso in cui lo spostamento per recarsi alla visita medica comporti un grave rischio per la salute dell’interessato, è possibile richiedere la visita domiciliare entro e non oltre i 5 giorni precedenti alla data dell‘appuntamento. La richiesta verrà valutata dal Presidente della Commissione Medica. In caso di mancato/erroneo riconoscimento, è possibile presentare ricorso presso il Tribunale competente entro 180 giorni dalla notifica.

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