Anche l’obesità aumenta il rischio di linfedema secondario. Seguendo le avvertenze e i consigli riportati di seguito è possibile ridurre il rischio di linfedema e/o limitarne lo sviluppo.
RACCOMANDAZIONI
Cura della cute
Avere cura della cute è fondamentale sia per il trattamento che per la prevenzione del linfedema. Prestare attenzione a prevenire le lesioni cutanee, perché anche la più piccola ferita rappresenta una potenziale via d’accesso per i batteri; infatti, le infezioni fanno aumentare la produzione della linfa per la sua attività di difesa dell’organismo e se il meccanismo di drenaggio non funziona come dovrebbe, ciò può determinare la comparsa o il peggioramento del linfedema. Inoltre, in presenza di linfedema, la cute tende a essere disidratata e può dare prurito, con conseguente aumento del rischio di screpolature e lesioni da grattamento e, dunque, di infezioni. Se si sviluppa un’infezione, la parte interessata diventa rossa, calda e talvolta dolente. Potrebbe comparire anche una sensazione di malessere generale accompagnata da febbre e brividi. In tal caso contattare al più presto il medico di base che prescriverà la terapia più indicata. Se è già stato iniziato un trattamento per il linfedema, sospenderlo fino alla scomparsa dell’infiammazione.
Un’igiene quotidiana con detergenti delicati e un’attenta asciugatura della cute e delle pliche cutanee associata a una buona idratazione della cute possono recare sollievo e prevenire l’insorgenza di infezioni. Il medico curante o il farmacista sapranno certo consigliare il prodotto più indicato.
Ridurre il rischio di infezioni
- Mantenere la cute pulita e asciutta;
- utilizzare detergenti delicati;
- idratare la cute applicando spesso creme o oli non profumati, massaggiando delicatamente;
- disinfettare e, se necessario, medicare graffi e taglietti;
- non sottoporre frequentemente l’arto interessato a misurazioni della pressione arteriosa, né a prelievi, iniezioni o flebo, come pure evitare l’agopuntura;
- consultare il medico curante se compaiono rossori, febbre o dolore.
Proteggere la pelle
- Indossare abiti coprenti (maniche lunghe, pantaloni, ecc.) e fare uso di creme solari ad alta protezione, evitando comunque di esporsi al sole nelle ore più calse della giornata soprattutto in estate;
- usare guanti di protezione per il linfedema dell’arto superiore e scarpe chiuse per il linfedema dell’arto inferiore durante attività come le faccende domestiche, il giardinaggio, l’uso di sostanze irritanti (candeggina) e anche per l’accudimento degli animali domestici (attenzione a graffi e morsi); usare le presine per le pentole calde e il ditale per cucire;
- non sottoporsi a lampade/docce/lettini UV;
- evitare bagni/docce troppo caldi;
- evitare saune/acque termali;
- evitare l’esposizione prolungata a fonti di calore (forno, ferro da stiro, ecc.) e non sedersi troppo vicino a camino, termosifone, ecc.;
- prevenire le punture di insetto facendo uso di appositi prodotti repellenti;
- fare attenzione se si praticano sport che potrebbero provocare lesioni o traumi all’arto/area interessati.
Seguire le indicazioni igienico-comportamentali
- Evitare abiti aderenti e gioielli stretti (anelli, bracciali, orologi), scarpe strette;
- non indossare reggiseni con bretelle sottili e ferretti, mentre non vi è limitazione per le protesi esterne e le imbottiture nelle coppe, purché traspiranti, leggere e confortevoli;
- usare scarpe comode con tacco medio (circa 5-6 cm per le donne, 2 cm per gli uomini);
- tagliare le unghie con le tronchesine anziché con le forbici, e non rimuovere le cuticole, ma spingerle indietro per evitare ferite; dall’estetista accertarsi che gli strumenti utilizzati siano stati correttamente sterilizzati;
- depilarsi/radersi preferibilmente con il rasoio elettrico, sostituendo regolarmente la testina;
- evitare la ceretta e le creme depilatorie che possono essere irritanti (meglio testarle prima su una piccola area);
- non sollevare e portare oggetti pesanti oltre 2 kg circa);
- non sottoporre l’arto interessato a sforzi prolungati e intensi (se non si è allenati), a posizioni obbligate prolungate, effettuare periodicamente delle pause, portando in alto l’arto interessato ed eseguendo esercizi di allungamento muscolare e di mobilizzazione delle articolazioni;
- consultare il medico curante se compaiono rossore, febbre o dolore.
Esercizio fisico
La terapia riabilitativa di solito rappresenta una parte importante del recupero dopo l’intervento. Esercizi leggeri di allungamento muscolare (stretching), di mobilizzazione attiva delle articolazioni e di rinforzo muscolare contribuiscono a recuperare la funzionalità del braccio o della gamba e a ridurre il rischio di linfedema dopo la linfadenectomia e/o la radioterapia sui distretti linfonodali.
Gli esercizi, prescritti dal fisiatra e spiegati, di solito, da un fisioterapista, devono essere eseguiti con sforzo moderato e con gradualità, costanza e regolarità per un lungo periodo, perché aiutano a preservare il movimento articolare e la funzione muscolare Trascorso tale periodo, si può riprendere la consueta attività fisica oppure iniziarne una nuova. Non è consigliabile praticare sport ad alto impatto sulle articolazioni o che prevedono il contatto fisico con l’avversario oppure il body building. Pertanto, nella scelta di un’attività sportiva o solo fisica è sempre bene farsi consigliare dal fisiatra o dal medico curante.
Va evitata la contrazione isometrica delle masse muscolari, ossia costringere il muscolo a rimanere contratto per più di tre secondi (classico esempio: trasportare per un lungo tragitto una busta della spesa pesante 4-5 kg).
Mantenere il giusto peso
L’obesità e il sovrappeso aumentano il rischio di sviluppare un linfedema. Per tale motivo è bene mantenere il giusto peso, chiedendo anche consiglio al medico di base o a un nutrizionista.