Dal 2015 la legge[1] prevede la possibilità di donare giornate di ferie o riposo “solidali” ai colleghi di lavoro.

Le ferie e i riposi possono essere ceduti per solidarietà e a titolo gratuito, ai lavoratori che assistono figli minori che, per particolari condizioni di salute, necessitano di cure costanti, come ad esempio i trattamenti oncologici. La misura, le condizioni e le modalità di esercizio di questo nuovo diritto sono stabiliti dai CCNL di settore, nel rispetto dei limiti previsti dal Decreto Legislativo n. 66/2003. L’oggetto della cessione potranno essere soltanto i giorni di ferie previsti dal CCNL, in aggiunta al periodo minimo legale di 4 settimane e ai 4 giorni di riposo compensativo (c.d. festività soppresse).

Per esempio, un lavoratore che abbia 26 giornate di ferie annue, potrà cedere solo quelle eccedenti le 4 settimane di ferie da godere obbligatoriamente (20 giorni per chi ha una settimana di 5 giorni lavorativi, 24 per chi ne lavora 6). È necessario, quindi, in ogni caso consultare il CCNL applicatodall’azienda. Alcuni CCNL[2]  di settore e alcuni contratti aziendali, nel regolamentare i riposi e le ferie solidali (denominati anche Banca ore solidale) hanno ampliato la portata della norma prevedendo una disciplina di maggior favore per i lavoratori in difficoltà, riconoscendo il diritto a fruire di permessi solidali, non solo per ragioni di assistenza a figli minori, ma anche per altre situazioni di necessità dello stesso lavoratore, per «gravi e comprovati motivi documentabili». In tutti gli altri casi, per accedere a permessi e ferie solidali requisito necessario è prestare assistenza ai familiari di primo grado conviventi oppure la presenza di una disabilità grave (del lavoratore o di figli o del coniuge) o ancora una «grave e indifferibile necessità di assentarsi a fronte di eventi urgenti/eccezionali che esauriscano ogni altra causale di assenza a disposizione». Il lavoratore malato di cancro o il lavoratore che assiste un familiare malato, quindi, per usufruire di permessi e ferie solidali deve verificare che cosa prevede il proprio CCNL.

 

 

[1] Art. 24 D. Lgs. 151/2015 emanato in attuazione della L. 183/2014 (c.d. Jobs Act)

[2] Ad es.: CCNL Funzioni Centrali 12/2/2018 (ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici); Accordo integrativo CCNL Metalmeccanici industria 2018: CCNL Istruzione e Ricerca 2016-2018, art. 71; CCNL Sanità 2016-2018 art. 34.

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