I tumori cerebrali non hanno segni e sintomi tipici, perché inducono disturbi comuni a molte altre malattie a carico del sistema nervoso. Per tale motivo, se si nota la comparsa anche di uno dei segni e sintomi illustrati di seguito è importante che recarsi dal medico di famiglia, che, se lo riterrà opportuno, invierà all’attenzione di un neurologo.

Si deve precisare che segni e sintomi dipendono dalle dimensioni del tumore e dalla parte di cervello interessata dalla malattia; infatti, quando il tumore coinvolge una particolare zona del cervello che governa una determinata funzione, tale funzione risulta alterata. 

Essendo il cranio una struttura rigida, non può espandersi per fare spazio alla massa formata dalle cellule tumorali che si moltiplicano in modo incontrollato. Ecco quindi che la pressione all’interno della testa aumenta e compaiono cefalea, nausea, vomito. La cefalea può essere più intensa al mattino, ma in genere migliora nell’arco della giornata; in alcuni casi può provocare il risveglio durante il sonno; può accentuarsi con lo sforzo fisico; può peggiorare con il movimento del capo, oppure se si starnutisce, si tossisce, si cambia posizione, ecc. La cefalea può essere accompagnata da nausea. La cefalea e la nausea possono avere molte altre cause, ma se l’una o l’altra persistono da più di una settimana e non si riscontra alcun miglioramento, è bene consultare il medico curante, tenendo presente comunque che la probabilità che questi sintomi siano dovuti a un tumore cerebrale è molto bassa.

Il tumore cerebrale può causare l’ipertensione endocranica, che può essere dovuta a tre fattori:

  • aumento di volume del tumore all’interno della scatola cranica, con conseguente compressione delle strutture adiacenti;
  • blocco della circolazione del liquor cerebrospinale nei ventricoli e intorno al cervello;
  • edema cerebrale dovuto a un accumulo di liquido extracellulare.

Quando la pressione endocranica è molto elevata, possono comparire anche disturbi della vista e dello stato di coscienza dovuti alla compressione dei nervi ottici e delle strutture cerebrali che controllano la vigilanza. Per questo si tende ad assopirsi facilmente e a dormire molte ore al giorno.

Come già accennato, i disturbi e la comparsa dei sintomi variano a seconda dell’emisfero e del lobo cerebrale in cui è localizzato il tumore. Da questo punto di vista, i sintomi più frequenti possono includere: disturbi del  movimento; disturbi della memoria; allucinazioni sensoriali; disturbi nella comprensione del linguaggio parlato o scritto; disturbi della sensibilità; incapacità di eseguire volontariamente un gesto (incapacità di protrudere su comando la lingua, di vestirsi correttamente, ecc.); disturbi della vista (perdita della visione di mezzo campo visivo; immagine sdoppiata); movimenti involontari degli occhi; disturbi dell’equilibrio; difficoltà di deglutizione; disturbi della sensibilità e motilità degli arti.

La localizzazione del tumore può influire anche sulla tempestività della diagnosi. Ad esempio, se la zona interessata controlla il movimento degli arti o la parola, i disturbi compaiono presto, consentendo di formulare la diagnosi quando le dimensioni del tumore sono ancora ridotte; se, invece, si tratta di una zona che non regola una particolare attività, il tumore può non dare segno di sé per molto tempo e, quindi, sarà diagnosticato quando avrà ormai raggiunto dimensioni ragguardevoli. Quando il tumore interessa la corteccia cerebrale, sono frequenti le crisi epilettiche che possono manifestarsi con perdita di coscienza o movimenti involontari di un arto o del volto. Le crisi epilettiche possono essere il primo sintomo della malattia in un soggetto sano, per cui è importante consultare il medico.

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