Come già sottolineato, i tumori del testicolo sono curabili in un’ampia percentuale di soggetti, con una potenziale aspettativa di vita che nella malattia iniziale è paragonabile a quella della popolazione generale. Tuttavia, le sequele della diagnosi e dei trattamenti possono avere un impatto negativo sulla qualità della vita, sulla sfera psicologica e sessuale.

L’esperienza di una diagnosi di tumore del testicolo avviene in periodi “critici” del ciclo di vita, quali l’adolescenza e la giovinezza, in cui i giovani si apprestano a diventare indipendenti, a stabilire intime relazioni affettive anche nella prospettiva di creare una famiglia, a esplorare a fondo la propria sessualità, a coltivare prospettive professionali, a formarsi una personale visione del mondo; dunque il desiderio di normalità è ancor più fortemente sentito.

La sofferenza psichica associata all’esperienza della malattia oncologica, dunque, può assumere un aspetto rilevante nella vita e nelle relazioni di tutti i giorni tanto da generare in taluni casi disturbi quali ansia e depressione, che richiedono un intervento psicologico.

Quant’è importante il coinvolgimento del paziente nelle decisioni cliniche?

È molto importante il coinvolgimento attivo del paziente nella decisione della scelta terapeutica del tumore del testicolo, quando sono possibili diverse opzioni di cura. In tale ambito, la relazione medico-paziente deve essere una vera e propria “relazione di partnership” tra il giovane malato e l’équipe che lo prende in carico, in considerazione del rapporto costi-benefici inerenti a ciascuna opzione terapeutica e all’esigenza di fare scelte efficaci sul piano clinico, che tengano conto dell’evidenza scientifica, delle risorse sanitarie disponibili, delle implicazioni cliniche e delle preferenze del paziente.

Gli aspetti che devono essere considerati dall’équipe e dal paziente per il raggiungimento di una scelta terapeutica condivisa e consapevole sono:

  • informazioni su diagnosi e prognosi;
  • progressi scientifici, linee guida e raccomandazioni;
  • disponibilità di opzioni terapeutiche;
  • benefici/rischi/costi di ciascuna opzione;
  • considerazione delle abilità, delle competenze e del senso di autoefficacia del paziente;
  • chiarimenti circa dubbi e/o incertezze;
  • programmazione dei controlli.

Per la presa in carico dei pazienti con tumore del testicolo richiede, un’équipe multidisciplinare integrata, formata da specialisti con elevata esperienza in questa malattia e nei trattamenti, con una specifica competenza sul piano della comunicazione e della relazione medico-paziente, volta a finalizzare in modo ideale la scelta di trattamento.

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