Con il termine tumore della mammella s’intendono ormai correntemente molte diverse condizioni di malattia di quest’organo femminile. In realtà, come tutti i tumori, anche quelli della mammella, possono essere benigni o maligni: i primi sono chiamati anche  fibroadenomi, i secondi sono sostanzialmente i carcinomi.

I fibroadenomi sono frequenti nelle donne giovani, soprattutto in quelle che non hanno ancora avuto gravidanze. Non rappresentano un pericolo e si asportano chirurgicamente solo se crescono rapidamente di dimensioni oppure se cambiano aspetto o forma.

I carcinomi sono i tumori maligni che originano a livello della ghiandola mammaria, un complesso e sofisticato insieme di cellule molto ben organizzate fra loro e programmate dalla natura per una sola e fondamentale funzione: produrre il latte che nutrirà il neonato. Le cellule della ghiandola mammaria sono di due tipi:

  • cellule lobulari, che producono il latte; e
  • cellule duttali, cosiddette perché formano i dotti (o condotti) che  portano il latte al capezzolo.

Se la cellula che si trasforma in maligna appartiene a un lobulo, si avrà un carcinoma lobulare; se la trasformazione maligna avviene in un dotto, si avrà un carcinoma duttale. Il processo di trasformazione verso  la malignità è relativamente lento, e caratterizzato da varie fasi: una prima fase in cui il carcinoma cresce nella zona anatomica in cui è nato e per questo definito in situ, seguita da una fase in cui diventa infiltrante della stessa zona, e per questo definito infiltrante (o invasivo). Quindi non bisogna spaventarsi se si legge ‘carcinoma mammario duttale (o lobulare) infiltrante (o invasivo’, perché questo vuol dire semplicemente che il carcinoma è stato trovato in un dotto (o lobulo) e che è cresciuto fino al punto di infiltrarlo. Non vuol dire quindi che il tumore ha cominciato a invadere il resto dell'organismo.

 

Le informazioni riportate in questo capitolo sono tratte da: A. Costa, Donne e tumore al seno, O.N.D.A. Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (www.ondaosservatorio.it).

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