Decidere cosa dire ai bambini sulla malattia è difficile. Un approccio schietto e onesto è di solito il modo migliore con tutti i bambini. Anche i bambini molto piccoli percepiscono che qualcosa non va, e le fantasie che si sviluppano attorno a situazioni che non si capiscono possono essere di gran lunga peggiori della realtà. Per tale motivo è bene non tenerli all’oscuro, rivelando loro la verità, ma stando attenti a comunicarla nel modo più appropriato alla loro età.

Quanto potrete dire loro dipende dall’età e dal loro grado di maturità. Inizialmente può essere meglio fornire solo qualche notizia e poi costruire gradualmente il quadro della malattia.

I bambini molto piccoli sono in grado di capire gli eventi immediati, ma non si rendono conto della malattia; quindi è sufficiente spiegare loro in parole molto semplici perché dovete andare all’ospedale o perché non siete più quella di una volta. Ai più grandicelli la verità potrà essere fornita sotto forma di storia di cellule buone e di cellule cattive. La maggior parte dei bambini di dieci anni e oltre è in grado di afferrare spiegazioni abbastanza complesse.

I bambini tendono a ripetere più volte la stessa domanda e ciò può essere emotivamente molto difficile da sopportare in un momento in cui tutte le vostre forze sono impegnate a combattere la malattia e le sue conseguenze.
Tutti i bambini desiderano essere continuamente tranquillizzati rispetto al fatto che non hanno alcuna colpa per la malattia– i figli, infatti, anche se non lo dimostrano possono sentirsi in un certo qual modo responsabili e provare sensi di colpa rispetto alle sofferenze dei genitori. Inoltre, i bambini vogliono sempre la conferma che ciò che hanno saputo da altri (ad esempio, parenti e amici) corrisponde alla verità, perché vogliono verificare di non aver frainteso.

I bambini di qualunque età possono temere che possiate venire a mancare. Se la malattia può essere curata o tenuta sotto controllo per molto tempo, informateli nel giusto modo. Se, invece, è avanzata, trovate le parole migliori per prepararli al peggio. Chiaramente si tratta di una prova molto difficile, ma per affrontarla potete considerare di chiedere un aiuto e un sostegno anche a professionisti specializzati.

Gli adolescenti
Gli adolescenti possono vivere un momento molto difficile e, spesso, provano gli stessi stati d'animo degli adulti. Può essere abbastanza complesso per loro affrontare la situazione, in quanto si sentono riportati con la forza in famiglia proprio nel momento in cui stavano per spiccare il volo e conquistare l’indipendenza.

L’adolescenza è una fase evolutiva in cui i figli provano sentimenti contrastanti verso i genitori, e possono manifestare la loro rabbia e desisederio di autonomia anche attraverso parole e comportamenti spiacevoli. Trovarsi di fronte alla malattia del genitore da una parte potrebbe accentuare la rabbia nei suoi confronti, portandoli a distaccarsi, dall’altra potrebbe alimentare le angosce, accentuando bisogni di attenzione e di accudimento.
Per affrontare questa situazione vale sempre la possibilità di essere seguiti e aiutati da psicologi, o di trovare altre risorse all’interno della rete familiare.

 

Per approfondire:

Maggiori informazioni su come parlare ai propri figli della malattia sono disponibili su Cosa dico ai mei figli.

 

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