Le reazioni individuali sono diverse e dipendono da molteplici fattori fisici, psichici e sociali (risorse personali in termini di energia e potenzialità, credenze, capacità di gestire i problemi, qualità del sostegno sociale, risorse materiali). Tutte le circostanze della vita devono poter essere affrontate come passaggio ad una nuova modalità di esistenza. Dal punto di vista psicologico, imparare a gestire sentimenti di precarietà e provvisorietà significa affrontare le sofferenze con la consapevolezza del limite, imparare a convivere con la malattia e con i cambiamenti che ha determinato. In alcune circostanze la sofferenza emozionale può essere più intensa. Sentimenti di impotenza, angoscia, inutilità (sentirsi un peso per gli altri), tristezza profonda, sensi di colpa, visione negativa di sé e del proprio passato sono indici di un quadro depressivo.

I gruppi

Per quanto sostegno possano offrire i familiari e gli amici, può essere incoraggiante per il malato trascorrere un po' di tempo con persone che vivono un'esperienza analoga.
Negli ultimi anni è aumentato il numero dei gruppi di sostegno per malati di cancro, parenti e amici. La maggior parte è nata per iniziativa di un malato che aveva appena ricevuto la diagnosi o aveva già concluso i trattamenti e che avvertiva il bisogno di incontrare altre persone che avevano vissuto una situazione simile alla sua. Altri gruppi sono collegati agli ospedali.
I gruppi rispondono all'esigenza di condividere e confrontare esperienze, vissuti  e comportamenti. Spesso può essere più semplice condividere le proprie emozioni con chi ‘ci è già passato'.

Il supporto psicologico

Nei momenti di tensione e incertezza rivolgersi ad uno specialista dell'accoglienza e dell'ascolto può aiutare a capire e trovare un senso a ciò che sta accadendo. Ciò può essere utile sia a voi che ai vostri familiari.
È probabile che il vostro medico di famiglia o l'oncologo siano in grado di indicarvi uno psicologo in ambito oncologicoche opera nella vostra città.

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