La stadiazione è un modo convenzionale per indicare la localizzazione e le dimensioni del tumore, quindi per stabilire se la malattia si è diffusa ad altre strutture anatomiche, ossia se sono presenti metastasi. Il metodo più usato, anche nei tumori della prostata, è il sistema TNM, ove T indica l’estensione del tumore, N l’interessamento dei linfonodie M la presenza di metastasi.

Gli stadi del cancro della prostata secondo l’estensione

  • T1: tumore circoscritto alla prostata, troppo piccolo per essere palpabile all’esplorazione rettale o visibile con l’ecografia, ma diagnosticabile incidentalmente durante resezione transuretrale (TURP, v. La chirurgia) o con biopsia effettuata dopo il riscontro di un livello di PSA elevato;
  • T2: tumore circoscritto alla prostata, ma palpabile all’esplorazione rettale o visibile all’ecografia;
  • T3: tumore diffuso oltre la prostata che ha invaso la capsula (T3a) o le vescicole seminali (T3b);
  • T4: tumore diffuso oltre la prostata che ha invaso i tessuti adiacenti.

I tumori di stadio T1-T2 si definiscono ‘localizzati’, quelli di stadio T3  ‘localmente avanzati’, mentre quelli che hanno raggiunto i linfonodi, le ossa o altri organi si definiscono ‘avanzati’ o ‘metastatici’.

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