Per meglio comprendere l’importanza delle alterazioni dello stato di nutrizione, è bene innanzitutto chiarire la differenza tra nutrizione e alimentazione.

La nutrizione è “il complesso dei processi biologici che consentono o condizionano la crescita, lo sviluppo e l’integrità dell’organismo vivente (animale o vegetale) in relazione alle disponibilità di energia, nutrienti e altre sostanze d’interesse nutrizionale”[1]. Per alimentazione s’intende “la scelta e il consumo consapevole da parte dell’individuo di alimenti e bevande nelle loro varie combinazioni”[1]. L’alimentazione naturale è “l’atto mediante il quale l’individuo apporta energia e nutrienti all’organismo attraverso la via naturale, ossia la bocca. Trattasi di un processo complesso che presuppone l’integrità di diverse funzioni”[1] (introduzione del cibo in bocca, masticazione, deglutizione, digestione, transito intestinale, assorbimento e metabolismo dei nutrienti). L’alimentazione naturale che necessita di assistenza da parte di terzi per ridotta o mancata autonomia dell’individuo ad assumere alimenti o bevande si definisce ‘alimentazione assistita’.

L’alimentazione riveste un ruolo importante per la qualità di vita ed è molto più che un’esigenza fisica. Il pasto rappresenta un momento fondamentale, imprescindibile e piacevole della vita familiare e sociale. I malati di cancro, in particolare quelli affetti da tumori dell’apparato gastrointestinale e del polmone, come anche la maggior parte di quelli in fase avanzata di malattia, hanno spesso difficoltà ad alimentarsi in maniera adeguata. La ridotta alimentazione, insieme alle alterazioni metaboliche che il tumore provoca nell’organismo, è responsabile della malnutrizione per difetto, caratterizzata da perdita di peso corporeo e di massa muscolare. Ciò riduce la tolleranza ai trattamenti, peggiora la qualità di vita e fa aumentare la mortalità. Al contrario, le pazienti trattate per tumore della mammella o i pazienti trattati per tumore della prostata sviluppano spesso uno stato di malnutrizione per eccesso, che rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo di sindrome metabolica e recidiva di malattia.

Purtroppo, la consapevolezza della prevalenza e delle conseguenze negative della malnutrizione nel malato di cancro è ancora molto scarsa tra gli operatori sanitari, ma anche tra i pazienti. È necessario che lo screening e la valutazione nutrizionali entrino a far parte della valutazione multidimensionale del malato oncologico, durante tutto il percorso terapeutico. La “presa in carico nutrizionale del malato oncologico va effettuata al momento della diagnosi di malattia e proseguita successivamente, nel cosiddetto Percorso Parallelo metabolico-nutrizionale nel malato oncologico”, come prescritto anche dalle Linee d’Indirizzo sui Percorsi Nutrizionali nei Pazienti Oncologici, recentemente emanate dal Ministero della Salute (v. pag. …) e approvate in Conferenza Stato-Regioni con Accordo (Rep. Atti n. 224/CSR) del 14.12.2017.

Questo libretto è stato realizzato per far comprendere ai pazienti e ai loro familiari quanto sia importante mantenere un buono stato di nutrizione, evitando la perdita o l’aumento di peso, e per indicare loro le modalità per ottenere il miglior supporto nutrizionale come diritto inalienabile dell’individuo per il mantenimento e il recupero del suo stato di salute.

Per eventuali problemi non trattati nel presente libretto si raccomanda di rivolgersi al medico curante o al nutrizionista clinico oppure alla helpline di Aimac.

Per ulteriori informazioni è disponibile il servizio offerto dall’helpline di Aimac, un’équipe di professionisti esperti in grado di rispondere ai bisogni dei malati di cancro e dei loro familiari, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 - telefono 06 42989570, e-mail.

[1]Tratto dal Glossario di Nutrizione e Alimentazione Umana pubblicato dalla Federazione delle Società Italiane di Nutrizione (FeSIN).

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