I linfomi non Hodgkin rappresentano un gruppo eterogeneo di malattie dal punto di vista istologico e clinico. Per tale motivo è fondamentale che i medici sappiano a quale tipo appartiene la malattia da cui è affetto il paziente, perché da ciò dipendono le decisioni terapeutiche, oltre che la prognosi. Queste informazioni sono fornite dallo studio al microscopio delle cellule prelevate con la biopsia.

I criteri di classificazione dei linfomi non Hodgkin sono diversi e complessi. La classificazione più comune basata sul tipo cellulare distingue tra questi linfomi non Hodgkin a cellule B o a cellule T. I primi sono più diffusi nel mondo occidentale; i più comuni sono il linfoma diffuso a grandi cellule B e il linfoma follicolare, meno comuni sono il linfoma a cellule B della zona marginale extranodale – tipo MALT-, il linfoma mantellare, il linfoma di Burkitt, il linfoma mediastinico a grandi cellule B  , il linfoma a cellule B della zona marginale nodale, il linfoma linfocitico a piccole cellule, il linfoma linfoplasmatico (detto anche macroglobulinemia di Waldenstrom). Tra i linfomi a cellule T, che nel mondo occidentale sono rari, si distinguono il linfoma a cellule T periferiche, i linfomi cutanei (che includono la micosi fungoide e la sindrome di Sézary), il linfoma anaplastico a grandi cellule, il linfoma linfoblastico (il tipo a cellule T è il più frequente, ma esiste anche un tipo a cellule B).

Secondo una classificazione generale molto diffusa basata sull’andamento clinico, i linfomi non Hodgkin si definiscono:

  • indolenti: hanno un basso grado di malignità, crescono molto lentamente e a volte non richiedono alcuna terapia per molto tempo. Alcuni tipi hanno ottime probabilità di guarigione completa; altri, invece, tendono a ripresentarsi in futuro e a cronicizzare. Un esempio è il linfoma follicolare;

  • aggressivi: sono caratterizzati da un alto grado di malignità, crescono rapidamente, di solito sono accompagnati da sintomi e richiedono un trattamento in tempi brevi. Nonostante ciò, le probabilità di guarigione completa sono più alte rispetto a quelle dei linfomi indolenti. Appartengono a questo gruppo il linfoma diffuso a grandi cellule B e il linfoma di Burkitt;

  • acuti: si sviluppano molto rapidamente e richiedono un trattamento immediato e intensivo. Sono meno frequenti. Si considerano ‘acuti’ il linfoma di Burkitt e il linfoma linfoblastico.

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