I trattamenti per il carcinoma della vescica possono avere un effetto diretto sulla vita sessuale. Se il paziente ha una cicatrice o è portatore di una stomia, è possibile che si senta in imbarazzo e si preoccupi della sua immagine corporea. Ciò può influire sul desiderio sessuale. Anche gli effetti collaterali del trattamento o i sintomi della malattia, come la stanchezza, possono contribuire a ridurre l’interesse per il sesso.

Il medico o l'infermiere spiegheranno al paziente i possibili effetti dei trattamenti sulla vita sessuale. Se la malattia e i relativi trattamenti hanno effetti sulla vita sessuale, ciò può essere vissuto come una grave perdita. Non è necessario avere una relazione affettiva per provare queste sensazioni.

Per l’uomo

La chirurgia e la radioterapia possono danneggiare i nervi degli organi sessuali, con la conseguenza che il paziente potrebbe non essere in grado di raggiungere o mantenere l'erezione. Si parla in questo caso di disfunzione erettile.

Sono disponibili diversi farmaci che, favorendo un maggiore afflusso di sangue verso il pene, possono aiutare il paziente a raggiungere l’erezione. I farmaci possono essere sotto forma di compresse, bastoncini (pellet) uretrali e iniezioni peniene. All'inizio, potrebbe essere necessario provare un trattamento più volte. L’andrologo offrirà al paziente i consigli più idonei per il suo caso e una spiegazione dettagliata dei diversi trattamenti.

I farmaci in compresse utilizzati per il trattamento della disfunzione erettile sono sildenafil, vardenafil e tadalafil. Questi favoriscono il raggiungimento dell’erezione se i nervi non sono danneggiati, ma possono non essere indicati in caso di problemi cardiaci.

Il bastoncino uretrale è parte di un dispositivo transuretrale, sterile, monouso che rilascia il farmaco nell’uretra maschile. Il bastoncino uretrale è di dimensioni molto piccole (nell’ordine di millimetri) ed è contenuto nell’estremità di un applicatore di polipropilene.

La pompa per vuoto è un dispositivo meccanico che sfrutta il vuoto creato da una pompa aspirante per indurre l’erezione. È costituito da un tubo di silicone in cui viene inserito il pene flaccido e da una pompa aspirante collegata a un cilindro che ne aspira l’aria creando il vuoto. Tale risucchio fa sì che il sangue venga richiamato nel pene, consentendo l’erezione. Applicando un anello elastico alla base del pene che impedisce il deflusso del sangue, è possibile mantenere l'erezione per un massimo di 30 minuti. Esiste anche la possibilità di indurre un’erezione soddisfacente iniettando direttamente nel pene piccole dosi di farmaci a base di prostaglandine. L’urologo e l’andrologo consiglieranno la soluzione migliore per superare il deficit erettile caso per caso.

Per la donna

Il trattamento per un tumore della vescica può indurre modificazioni della vagina, che di solito si accorcia dopo un intervento chirurgico o perde elasticità e si restringe a seguito della radioterapia. Ciò può rendere difficile o fastidiosa la penetrazione durante il rapporto sessuale.

Quando la paziente si sentirà pronta, potrà ricominciare ad avere regolarmente rapporti intimi chiedendo al partner di essere molto delicato nella penetrazione per aiutare ad allungare gradualmente la vagina, riducendo le difficoltà e il fastidio. In questi casi può essere consigliabile utilizzare un dilatatore vaginale per bloccare il restringimento della vagina. Si tratta di un tubicino di plastica, molto simile a un tampone, di diverse dimensioni, che si usa con un lubrificante. In realtà benché sia molto diffuso, non è dimostrato quanto il dilatatore vaginale sia realmente efficace. In alcuni casi viene suggerito di usare gel o creme a base di estrogeno, l'ormone femminile, che hanno lo scopo di ridurre l’eventuale fastidio. In ogni caso, fondamentale è condividere le proprie sensazioni con il partner. Un colloquio aperto, sincero può contribuire a rafforzare l’unione, coinvolgendo entrambi nella ricerca del modo migliore per riprendere la vita sessuale, adattandola alla nuova situazione.

Può essere molto utile anche la consulenza di uno psicosessuologo.

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