Anche questa modalità di terapia è il risultato delle ricerche più recenti. Lo scopo dell’immunoterapia è di stimolare la risposta del sistema immunitario dell’organismo contro le cellule tumorali, puntando la loro azione su specifiche caratteristiche genetiche.
Recentemente, alcuni studi hanno dimostrato i vantaggi di nuovi farmaci o nuove combinazioni nel trattamento di tumori del colon-retto in fase avanzata. In una piccola parte di pazienti (5%) meno sensibile alla chemioterapia tradizionale per via di alterazioni genetiche che compromettono la riparazione del DNA, si è dimostrato particolarmente efficace il farmaco immunoterapico pembrolizumab (Keytruda®), che può essere somministrato come primo trattamento terapeutico.
I pazienti che presentano la mutazione V600E del gene BRAF (10-15%) possono trarre beneficio dalla combinazione di encorafenib (Braftovi®) e cetuximab (Erbitux®) anche dopo il fallito tentativo con un’altra terapia.
L’iperespressione di un altro gene (HER2 neu) è presente nel 3-5% dei tumori del colon. Anche per questa alterazione risultati terapeutici interessanti sono stati ottenuti con la combinazione di trastuzumab (Herceptin®) e pertuzumab (Parjeta®) e con trastuzumab deruxetan (Enhertu®). Si tratta, però, di opzioni terapeutiche attualmente disponibili solo presso centri di alta specializzazione.