La caduta dei capelli, ancorché parziale e temporanea, è uno degli effetti collaterali più temuti dei trattamenti antitumorali, e senz’altro quello dai risvolti psicologici più pesanti per il paziente.

La caduta dei capelli è, infatti, vissuta come una diminuzione di bellezza e sensualità, che interferisce con la propria individualità e personalità, giacché induce un cambiamento dell’immagine corporea e del concetto che la persona ha di sé.

I capelli giocano un ruolo importante anche nella comunicazione sociale e sessuale. Di conseguenza, i cambiamenti indotti dai trattamenti antitumorali possono incidere significativamente anche nell’atteggiamento degli altri verso il paziente attraverso la comunicazione visiva.

Gli effetti psicologici negativi correlati alla caduta dei capelli interessano tutti i malati di cancro, a prescindere dal sesso e dall’età, ma è evidente che a risentirne di più sono soprattutto le donne e i giovani, mentre gli uomini non presentano grandi problemi a mostrarsi calvi. Inoltre la calvizie maschile è più accettabile socialmente. Per i bambini, la caduta dei capelli può inibire l’interazione con l’ambiente, falsando in tal modo lo sviluppo della propria immagine e dell’autostima. 

Nelle donne l’impatto è forte perché i capelli sono simbolo di femminilità e seduttività, e anche per una persona non più giovane ‘avere la testa in ordine’ è molto importante. Inoltre, per le donne sono più rilevanti i fattori individuali, culturali e sociali che possono indurre sia a nascondere la propria calvizie sia a mostrarla come simbolo di sfida verso la malattia. Spesso le pazienti che hanno subito l’asportazione della mammella riferiscono di avere avuto più difficoltà a rapportarsi con la caduta dei capelli che con la mutilazione fisica, perché l’alopecia è visibile agli altri, ed è un rimando costante alla malattia e ai trattamenti. Una donna sottoposta a chemioterapia ha riferito che, benché si fosse mentalmente e praticamente preparata all’inevitabile perdita dei capelli, facendosi anche confezionare una parrucca, di fronte alla realtà è stata presa da crisi d’ansia, perché, pur accettando razionalmente l’effetto collaterale, emotivamente lo percepiva come la perdita di una parte di sé.

Questo disagio si può manifestare attraverso sentimenti anche forti di rabbia, ansia, cattivo umore fino alla depressione. Paradossalmente, alcuni pazienti non ritengono che la caduta dei capelli sia un evento così drammatico, perché lo vedono come l’effetto di una terapia forte che migliorerà le probabilità di sconfiggere la malattia, e per questo motivo l’accettano di buon grado.

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