Gianni Grassi ci ha lasciati. Era un caro amico di Aimac. Prima che, nel giugno scorso, decise di trasferirsi nell’hospice romano di Antea, veniva a trovarci spesso. Da bravo paziente esigente, come amava definirsi, si informava di tutto, disquisiva di tutto. Era ironico, dolce, appassionato. Colpito da cancro alla vescica, era guarito, ma successivamente il tumore si era ripresentato in altre parti del corpo. Laureato in sociologia a Roma, titolare di un master in “Bioetica e etica pratica”, è stato un malato militante, conosciuto negli ambienti del volontariato e oltre. Scriveva su giornali e riviste e aveva il suo sito. Il modo migliore per ricordarlo è visitare www.giannigrassi.it , si trova tutto di lui: le poesie, gli interventi, lo scambio di e-mail con medici e scienziati, le proteste e speranze. Per sé e per gli altri. Amava Silvia e i figli Pietro e Lorenzo, i nipoti. Amava la vita.
Il funerale religioso si svolge giovedì 8 febbraio, alle ore 11 nella Chiesa di San Saturnino a Roma. La cerimonia laica sabato 10 febbraio, alle ore 11presso il tempietto egizio del cimitero del Verano.

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