Giovedì 21 luglio alle 11.30, Sala dell'Auditorium del Ministero della Salute è stata presentata la Campagna di... La campagna di informazione e prevenzione oncologica “Con il malato contro il tumore”, presentata oggi dal Sottosegretario alla Salute Sen. Cesare Cursi, è stata promossa dal Ministero della Salute insieme alle associazioni di volontariato di malati di cancro più rappresentative a livello nazionale.

La campagna è stata realizzata allo scopo di migliorare, sotto ogni aspetto, la qualità della vita dei malati di cancro con un concreto supporto a familiari ed amici, introducendo alcune rilevanti novità nel tema e nel metodo, quali la promozione della centralità del malato, e il coinvolgimento di tutte le associazioni di volontariato dei malati di cancro in una cornice di decentramento che le vede attori protagonisti sia nella fase di pianificazione che in quella di realizzazione della campagna.

Con questa campagna per la prima volta si focalizza l’attenzione sulla centralità del malato, le sue esigenze, le implicazioni che necessariamente coinvolgono le famiglie che lo assistono. E parliamo non solo di chi si trova a combattere contro il cancro, ma anche di quei malati diventati cronici e di quelli guariti, che rappresentano un elemento non secondario legato all’esperienza dolorosa del tumore. In Italia ogni anno circa 270mila cittadini sono colpiti dal cancro e si pronostica che nel 2010 arriveranno a 400mila.
Il 50% dei malati riesce a guarire, con o senza conseguenze invalidanti, l’altro 50% si cronicizza riuscendo a vivere più o meno a lungo. I risultati della ricerca sperimentale, i progressi della diagnostica, della medicina e della chirurgia, le nuove terapie contro il tumore, dimostrano effetti positivi sul decorso della malattia allungando, anche sensibilmente, la vita dei malati senza speranza di guarigione.

“Con questa campagna – ha detto il sottosegretario alla Salute, Cesare Cursi - si pone per la prima volta l’attenzione sulla persona, non solo il malato di cancro ma quanti hanno sconfitto la malattia e quanti sono costretti a convivere con una forma cronica. La volontà di istituire una Giornata nazionale per il malato si inserisce in questa strategia di informazione e assistenza che ci vede fortemente impegnati”.

Oltre alla promozione della centralità del malato oncologico, questa Campagna presenta una ulteriore novità: il coinvolgimento di tutte associazioni di volontariato di malati più rappresentative a livello nazionale. Per l’attuazione dell’iniziativa, infatti, il Ministero della Salute ha deciso di avvalersi delle associazioni di volontariato, forza trainante per diffondere la cultura della prevenzione e una maggiore conoscenza su tutte le problematiche legate alla malattia del cancro.
Le Associazioni dei pazienti realizzeranno, in piena autonomia, progetti di informazione e di educazione alla prevenzione. In particolare, saranno affrontate tematiche innovative quali l’importanza delle terapie complementari in oncologia, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con il National Cancer Institute, la facilitazione all’accesso alle sperimentazioni cliniche per i malati, la realizzazione di progetti pilota per la sperimentazione di modelli di accoglienza.
Si prevedono inoltre la produzione e la distribuzione di materiale informativo cartaceo ed elettronico (ONCOGUIDA, opuscoli, linee guida, cd rom), l’attivazione di numeri verde di ascolto e sostegno, l’identificazione di strategie di comunicazione per migliorare la qualità di vita del malato e dei suoi familiari, l’organizzazione di incontri, manifestazioni, conferenze e concerti in tutto il territorio nazionale, l’attivazione di un sito dedicato, nonché l’affissione di manifesti ispirati alla centralità del malato, al sostegno della famiglia ed all’umanizzazione dell’assistenza.

Le Associazioni individuate come capofila per la realizzazione dei progetti che caratterizzano questa campagna sono nove: F.A.V.O. (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia), AILAR (Associazione italiana laringectomizzati), Aimac (Associazione italiana malati di cancro), A.I.STOM (Associazione italiana stomizzati), ANDOS (Associazione nazionale donne operate al seno), ANVOLT (Associazione nazionale volontari lotta contro il cancro), ANTEA ASSOCIAZIONE, FIAGOP (Federazione italiana associazioni genitori oncoematologia pediatrica), Fondazione Gigi Ghiotti. In armonia con il principio di decentramento orizzontale delle funzioni, le associazioni sono state protagoniste di questa campagna sia nella fase di pianificazione (definizione delle iniziative, messaggi da diffondere, modalità di realizzazione) sia in quella dell’attuazione vera e propria in cui l’articolazione capillare del volontariato sul territorio rappresenta certamente un valore aggiunto. Il ministero svolgerà un ruolo di coordinamento e controllo riunendosi periodicamente con le associazioni che partecipano alla campagna.

Si tratta dunque della prima campagna sul tema dei tumori che vede il coinvolgimento di tutte le associazioni, anche di quelle minori che collaborano alla realizzazione delle singole iniziative. Una unità che si è voluta rimarcare a partire proprio dal logo che rappresenta la campagna: un abbraccio, volto a racchiudere simbolicamente tutte le associazioni che hanno accettato di rinunciare ai propri simboli per dare ancora più forza a questa iniziativa. Un’icona attraverso cui comunicare a malati e familiari che possono contare sulle associazioni.
Infine, già da oggi è attivo il sito internet www.controiltumore.it, dove oltre alle informazioni sulle finalità della campagna si possono trovare notizie utili sui progetti e sui protagonisti dell’iniziativa.

La carta d’identità del volontariato oncologico in Italia 634 associazioni, la maggior parte attive sin dagli anni ‘80, più di 23 mila volontari, quasi tutti impegnati a titolo gratuito in attività di assistenza domiciliare e di informazione rivolte alla popolazione, ma anche di auto-aiuto e formazione di altri volontari.
Questo il ritratto disegnato dal primo censimento del volontariato in oncologia, promosso da Aimac (Associazione Italiana Malati di Cancro), da Angolo (Associazione nazionale guariti o lungoviventi oncologici) e dall’Associazione VELA, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Medicina Sociale (I.I.M.S.). Il censimento è stato realizzato nel 2003, con periodici aggiornamenti di dati. Secondo i dati raccolti, al Nord si concentra il maggior numero di associazioni: circa il 31% si trova nel Nord Ovest e il 27% nel Nord Est. Nel resto d’Italia è presente il restante 42% delle associazioni, equamente distribuite tra Centro (21%) e Sud, comprese Sicilia e Sardegna (21%).
Le regioni a più alta “densità” associativa risultano essere la Lombardia, con il 19% delle strutture, il Veneto (11%), l’Emilia Romagna (10%), il Lazio (9%), la Toscana (7%) e la Sicilia (6%). Accanto ai volontari non specializzati collaborano con le associazioni di volontariato oncologico operatori sanitari quali medici ed infermieri, che rappresentano rispettivamente l’8% ed il 9% del personale complessivo. Ogni associazione, inoltre, si avvale della presenza di almeno uno psicologo e di un assistente sociale.

Per informazioni e rassegna stampa dell'evento: www.controiltumore.it

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