La Circolare ministeriale (Ministero del Lavoro n. 3/2020) esplicativa del decreto legge c.d. Cura Italia, entra nel dettaglio operativo delle tutele (permessi, congedi parentali, lavoro agile) per i lavoratori dipendenti pubblici e privati portatori di handicap grave o affetti dagravi patologie come quelle oncologiche e per i lavoratori che assistono familiari malati o disabili.
In particolare, la circolare chiarisce un passaggio del DL Cura Italia che era stato oggetto di differenti interpretazioni: l'Ufficio della Presidenza del Consiglio per le politiche per la disabilità aveva affermato che i permessi retribuiti spettassero sia ai lavoratori con handicap grave che ai familiari che li assistono, mentre un primo messaggio INPS (n.1281 del 20 marzo 2020) escludeva dal beneficio dei giorni di permessi aggiuntivi ex lege 104 proprio i lavoratori più fragili ovvero quelli con handicap grave, limitandolo ai soli caregiver.
 
L’ANSA aveva raccolto, nei giorni scorsi, la preoccupazione di Aimac che auspicava un chiarimento in tempi brevi a tutela dei lavoratori con patologie oncologiche e gravemente disabili. Nella circolare appena pubblicata, il Ministero del lavoro interpreta, come auspicato, il DL in senso più favorevole ai lavoratori, peraltro in linea con la Relazione Tecnica (pagg. 15 e 16) al disegno di legge di conversione del DL Cura Italia depositato al Senato che conferma in maniera chiara ed incontrovertibile la volontà del Legislatore di tutelare i lavoratori più fragili in quanto portatori di grave disabilità.
 
La circolare del Ministero riporta che, in base al DL Cura Italia, nei mesi di marzo e aprile 2020 spettano complessivi 18 giorni (anziché 6) di permesso retribuito coperto da contribuzione figurativa così calcolati: 3 giorni a marzo e 3 giorni ad aprile (ex art. 33, co. 3, legge 104/92) oltre a ulteriori 12 giorni tra marzo e aprile (ex art. 24, co. 1, decreto legge 18/2020). Questo il passaggio della circolare che chiarisce chi ha diritto a questo beneficio. “In sintesi, possono usufruire di tali ulteriori permessi:
  1. Genitori di figli con disabilità grave non ricoverati a tempo pieno;
  2. Coniuge, parenti e affini entro il 2° grado di persone con disabilità grave (ovvero entro il terzo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i sessantacinque anni di età oppure siano anche essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti), non ricoverati a tempo pieno;
  3. Lavoratori con disabilità grave.”
La circolare precisa, altresì che i permessi giornalieri sono anche frazionabili in ore e che possono essere fruiti consecutivamente nello stesso mese. Da ultimo anche la circolare applicativa INPS n. 45 del 25 marzo 2020, ha confermato il riconoscimento del diritto all’aumento dei permessi retribuiti in favore dei lavoratori con handicap grave,
 
 
 

Di seguito si riporta il lancio dell'ANSA del 22 marzo cui si fa riferimento nel testo della notizia 
 
Cura Italia: Aimac,norme aiutano lavoratori malati di tumore. Da priorità per smart working a aumento permessi retribuiti 
 
(ANSA) - ROMA, 22 MAR - Priorità nell'accesso allo smart working, 18 giorni di permessi retribuiti in 2 mesi e equiparazione della quarantena al ricovero. Il decreto cura Italia va incontro anche ai lavoratori con handicap o che sono in cura per un tumore. A spiegare i loro diritti è un vademecum pubblicato sul sito web dell'Associazione Italiana Malati di cancro (Aimac).
Oltre 3 milioni di persone in Italia hanno avuto una diagnosi di tumore, un milione sono in età lavorativa e una parte importante di loro è ancora in trattamento. "Già in condizione ordinaria - precisa all'ANSA Elisabetta Iannelli, vicepresidente Aimac - fanno fatica a mantenere il posto di lavoro per via di terapie, visite e controlli. A ciò si aggiunge il fatto che in questo momento non possono andare a lavorare perché per loro il rischio di contrarre forme gravi di Covid è maggiore rispetto alla popolazione sana". Per loro, e in generale per i lavoratori con handicap grave, il decreto prevede innanzitutto priorità rispetto ad altri colleghi nell'accesso allo smart working.
Inoltre, fino al 30 aprile, il periodo di assenza dal servizio prescritto dalle autorità sanitarie sarà equiparato a ricovero e quindi alla malattia, per tutti i dipendenti pubblici o privati, con handicap grave o con handicap non grave ma con certificazione che attesti una condizione di rischio derivante da immunodepressione, patologie oncologiche o in terapia salvavita. La terza novità è che il DL Cura Italia prolunga la durata dei permessi retribuiti ex lege 104/1992 coperti da contribuzione figurativa, da 3 a 9 giorni al mese fruibili a marzo o aprile 2020 per un totale di 18 giorni anziché 6.
Secondo l'interpretazione della norma fornita dall'Ufficio della Presidenza del Consiglio per le politiche per la disabilità ciò vale sia per i lavoratori con handicap grave che per i familiari che li assistono. Tuttavia, precisa Iannelli, "l'ultima circolare Inps riconosce tale diritto solo per i caregiver.
Speriamo arrivi presto un chiarimento". (ANSA).
 
 

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