Farmaci autorizzati: Dasatinib Eg®, Dasatinib Krka®, Dasatinib Mylan®, Dasatinib Sandoz®, Dasatinib Teva®, Dasatinib Teva Italia®, Dasatinib Zentiva®, Sprycel®


Che cos'è il dasatinib

Qual è il principio di azione

Che aspetto ha

Come si somministra

Potenziali effetti collaterali

Ulteriori informazioni


 

Che cos'è il dasatinib

Il dasatinib è una sostanza che appartiene a una nuova classe di farmaci antitumorali mirati, i cosiddetti inibitori della crescita tumorale. Questa classe di molecole agisce contro i tumori in modo più selettivo rispetto alla chemioterapia tradizionale, in quanto riconosce alcune proteine che si trovano sulla parete delle cellule tumorali o all’interno della cellula, ovvero blocca i meccanismi con i quali le cellule si riproducono; siccome queste proteine si trovano solo in piccola parte anche sulle cellule sane, ne risulta che l’azione sia mirata verso le cellule tumorali. Gli inibitori della crescita tumorale possono uccidere le cellule tumorali o solamente impedire che si sviluppino.

Il dasatinib si utilizza nel trattamento di:

- leucemia mieloide cronica (LMC) con cromosoma Philadelphia positivo (Ph+) in fase cronica, di nuova diagnosi;
- leucemia mieloide cronica (LMC), in fase cronica, accelerata o in fase blastica con resistenza o intolleranza ad una precedente terapia comprendente imatinib mesilato;
- leucemia linfoblastica acuta (LLA) Ph+ e LMC in fase blastica linfoide con resistenza o intolleranza ad una precedente terapia.

Torna in alto


 

Qual è il principio di azione

Il dasatinib è in realtà un inibitore dell’enzima protein chinasi “BCR-ABL”, che è prodotto dalle cellule leucemiche e le induce a proliferare in maniera incontrollata. Il dasatinib è in grado di controllare la moltiplicazione delle cellule leucemiche inibendo, insieme, di conseguenza, le chinasi, in particolare la chinasi BCR-ABL.

Torna in alto


 

 

Che aspetto ha

Il dasatinib è disponibile sotto forma di compressa rivestita con film, da bianca a quasi bianca, biconvessa, rotonda con impresso ‘BMS’ su un lato. L’altro lato riporta un codice numerico a seconda del dosaggio. Le compresse possono essere da 20 mg, 50 mg, 70 mg, 80 mg, 100 mg, 140 mg.

Torna in alto


 

 

Che aspetto ha

Il dasatinib si somministra per bocca. La dose raccomandata si assume di norma una o due volte al giorno secondo la prescrizione dell’oncologo, regolarmente al mattino o alla sera. Le compresse devono essere inghiottite intere, possono essere assunte indifferentemente a stomaco pieno o vuoto, ma sempre con un bicchiere d’acqua abbondante. Il trattamento si continua fino a quando non risulta più efficace.

Torna in alto


 

Potenziali effetti collaterali

Le reazioni ai farmaci variano da individuo a individuo: alcuni pazienti accusano pochissimi effetti collaterali, altri, invece, devono sopportare conseguenze più pesanti. Non necessariamente gli effetti collaterali descritti nel Profilo Farmacologico colpiranno tutti coloro che si sottopongono al trattamento con dasatinib.

Il Profilo Farmacologico prende in considerazione gli effetti collaterali più comuni e anche i meno frequenti in modo che siate preparati qualora dovessero verificarsi. Sono stati, invece, tralasciati gli effetti collaterali molto rari, ossia quelli che molto difficilmente accuserete. Qualora avvertiate qualunque effetto che ritenete possa essere connesso con l’assunzione del farmaco, ma che non è citato nel Profilo Farmacologico, parlatene con l’oncologo che vi ha in cura.

Effetti collaterali comuni

Temporanea riduzione della produzione di cellule ematiche da parte del midollo osseo. Può manifestarsi alcune settimane dopo l’inizio della terapia, e tende a restare stabile e modesta. La diminuzione dei globuli rossi provoca diminuzione dell’emoglobina e quindi anemia, che si manifesta principalmente con sensazione di spossatezza fisica; la diminuzione dei globuli bianchi facilita l’insorgere d’infezioni, il cui segno è la febbre, di solito con brivido; la diminuzione delle piastrine provoca ecchimosi, ossia lividi, o emorragie.

Se la terapia prevede l’associazione con i farmaci chemioterapici, le probabilità di andare incontro a diminuzione dei globuli è più alta. Per questo sarete sottoposti a esami periodici del sangue per controllare la funzionalità del midollo osseo. Qualora si verifichi una netta diminuzione del conteggio delle cellule ematiche, la somministrazione del farmaco può venire rinviata di alcuni giorni per permettere il recupero della funzionalità del midollo osseo.  

Se la temperatura sale oltre 38° C o se insorgono ecchimosi o emorragie senza apparente motivo, è necessario consultare l’oncologo o l’ospedale.

Ritenzione di liquidi. È un effetto poco comune. Si manifesta con gonfiore del viso, delle mani, delle caviglie, e aumento di peso. Può essere utile assumere un diuretico. Anche un breve ciclo di cortisone può essere utile, ma spesso la ritenzione idrica scompare senza trattamento.

Diarrea. Se si presenta, è in forma lieve (una-due scariche al giorno); raramente è severa. Può essere controllata facilmente con i comuni farmaci antidiarroici. Se si presentasse in forma severa, potrebbe essere necessario sospendere il trattamento o ridurre le dosi della chemioterapia. In ogni caso, è necessario bere molto per reintegrare i liquidi perduti.

Nausea e vomito. Sono di solito lievi e facilmente controllabili. Se la nausea non è controllabile o persiste, informate l’oncologo, che non esiterà a prescrivervi un altro antiemetico più efficace.

Per approfondire

Maggiori informazioni sui problemi nutrizionali sono disponibili su La nutrizione nel malato oncologico e su Neoplasia e perdita di peso - Che cosa fare?  

Cefalea. Può giovare bere molto, e in ogni caso è bene informare l’oncologo, il quale potrà prescrivere dei farmaci per lenire il dolore.

Dolori articolari e ossei. Il dasatinib può provocare questi disturbi, solitamente di lieve entità. L’oncologo potrà prescrivere analgesici per ridurre il fastidio.

Manifestazioni cutanee. Sono abbastanza comuni e includono eruzioni, secchezza, prurito, aumento della sudorazione o maggiore sensibilità alla luce. Sono consigliati saponi neutri, ed eventualmente creme antistaminiche.

Spossatezza. Si tratta di un effetto collaterale molto comune. È importante cercare di riposare il più possibile. Potrebbe essere dovuto, almeno in parte, alla anemia. Gli oncologi definiscono questi sintomi convenzionalmente fatigue. Potreste sentirvi molto stanchi durante il ciclo di terapia. È importante riposare molto e prestare molta attenzione nella guida e nell’uso di macchinari pericolosi.

Effetti collaterali meno frequenti

Disturbi della vista. Si possono verificare problemi lievi, come lacrimazione e congiuntiviti, o più importanti, come dolore. Se insorgono questi disturbi durante la terapia, è necessario avvisare il personale.

Dolore addominale. Alcuni pazienti lamentano dolore o fastidio allo stomaco durante il trattamento con il  dasatinib.

Perdita dell’appetito (inappetenza). Se non avete voglia di mangiare, è sempre bene consultare l’oncologo/il dietista dell’ospedale.

Intorpidimento o formicolio a mani e piedi. Questo sintomo, che prende il nome di neuropatia periferica, è causato dall’azione tossica del dasatinib sul tessuto nervoso. Si manifesta di solito in forma lieve, ma può peggiorare con la prosecuzione della terapia. La situazione tende a migliorare gradualmente fino a normalizzarsi nel giro di qualche mese dopo la conclusione del trattamento, ma in alcune persone il danno diventa cronico e non regredisce.

Vertigini. Si possono manifestare quando ci si alza troppo rapidamente e sono causate da un calo temporaneo della pressione sanguigna. È bene rallentare i movimenti, passando gradualmente dalla posizione supina a quella seduta e poi a quella eretta. In ogni caso è sempre bene segnalare all’oncologo eventuali problemi di pressione e i farmaci si assumono.

Dolore o ulcere del cavo orale, con o senza modeste alterazioni del gusto. Durante il trattamento, potreste avvertire una sensazione di dolore alla bocca, che potrebbe essere particolarmente secca, e potreste notare la presenza di piccole ulcere. Per prevenire quest'effetto collaterale, è importante assumere molti liquidi ed eseguire una regolare pulizia dei denti con uno spazzolino morbido. Le eventuali alterazioni del gusto scompariranno al termine della chemioterapia. Se avete uno di questi problemi, informate l’oncologo, che potrà prescrivere collutori speciali e farmaci per prevenire o curare eventuali infezioni del cavo orale.

Stipsi. È opportuno bere molto, seguire una dieta ad alto contenuto di fibre e talvolta ricorrere ai lassativi.

Alterazione dell’attività cardiaca. Si manifesta con battiti irregolari oppure troppo veloci. Se notate qualunque modificazione del ritmo cardiaco, informate immediatamente l’oncologo. 
 

Torna in alto


 

Ulteriori informazioni

Alcuni farmaci potrebbero interferire con la chemioterapia. Per questo motivo, comunicate all’oncologo quali farmaci assumete prima di cominciare il trattamento e consultatelo prima di assumere altri farmaci.
Se si dimentica di prendere la compressa giornaliera, questa deve essere assunta non appena ve ne ricordate. Se ciò avviene a meno di 12 ore dalla compressa successiva, non assumete la dose dimenticata. Non dovete assumere due compresse allo stesso tempo per recuperare la dose dimenticata.

Reazioni allergiche. Il dasatinib, come qualsiasi altro farmaco, può provocare reazioni allergiche, come lo sviluppo di un’eruzione cutanea accompagnata da prurito, rialzo termico, brividi, rossore localizzato al volto, senso di vertigini, cefalea, mancanza di respiro, ansia e aumento della minzione. Questi disturbi possono venire in forma lieve o in forma severa, e in questo caso richiedono un trattamento appropriato.

Gravidanza e fertilità.
Non vi sono dati sufficienti sugli effetti del farmaco a lungo termine, per cui sono sconsigliate in modo assoluto le gravidanze durante la terapia. Se questo farmaco viene somministrato assieme ai chemioterapici, è necessario ricordare che il periodo durante il quale è sconsigliato intraprendere una gravidanza dura cinque anni dal termine della chemioterapia.

Allattamento. Il dasatinib può essere assorbito nel latte materno. Per tale motivo, è bene interrompere l’allattamento al seno prima di iniziare il trattamento.

Torna in alto


 

Aimac è grata alla Divisione di Oncologia Medica dell'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria - Negrar (VR) e in particolare ai Dott. Paola Agnese Cassandrini, Gianluigi Lunardi, Marco Venturini e a Francesca Coati; all’Istituto Regina Elena di Roma e in particolare alle Dott. Antonia Marina La Malfa e Antonietta Coratti per la revisione critica del testo.

Ultima revisione: ottobre 2016
Titolo originale: Dasatinib (Sprycel®)

ATTENZIONE!

Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica.

Pur garantendo l'esattezza e il rigore scientifico delle informazioni, Aimac declina ogni responsabilità con riferimento alle indicazioni fornite sui trattamenti, ricordando a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico curante.


© AIMAC 2022. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione e la trasmissione in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o altro tipo di sistema di memorizzazione o consultazione dei dati sono assolutamente vietate senza previo consenso scritto di Aimac.