Chi sei? Parlaci un po’ di te
Il mio nome è Carlo, ho 48 anni, professione pescatore e venditore ambulante. Sono una persona timida e riservata, sposato con mia moglie... hahaha un po' spiritosa, mi piace scherzare e stare all'aria aperta. Ho tre figlie, la prima ha 21 anni, la seconda 19 e la terza 18. Bella quella età, quanti ricordi, e specialmente ora che so di essere malato ripenso al passato, chissà perché?
Arriviamo alla comunicazione della diagnosi, come ti sei sentita in quel momento?
Stordito, disorientato. Non sapere cosa fare e dire, mille pensieri, leggere e rileggere l'esame istologico per capire bene, perché al momento lì non capisci o forse non vuoi capire. Non so se è capitato solo a me, ma io e mia moglie ci abbiamo messo un bel po' per renderci conto che cosa era un adenocarcinoma a primitività polmonare.
Chi ti è stato accanto?
Mia moglie, le mie figlie, mio padre, mia madre se era in vita ci sarebbe stata sicuramente, mio fratello, i miei cognati e tutti quelli che conosco, la maggior parte si sono fatti sentire o sono venuti a confortarmi di persona. Devo dire con mia sorpresa che non me lo aspettavo, ma questo mi ha dato davvero tanta forza per andare avanti.
Credi che il percorso che hai affrontato ti abbia resa una persona diversa?
Si, penso che mi abbia cambiato, vedo le cose in modo diverso adesso. Secondo me sono una persona migliore di prima, ma forse è solo una mia impressione.
Com'è avvenuto il tuo incontro con Aimac?
L'incontro con Aimac è avvenuto per caso, cercavo un posto su internet dove poter scrivere la mia storia e vi ho trovati.
Chi sei oggi?
Il 6 giugno avrò 49 anni, non posso lavorare come prima ma spero che troverò il modo di rendermi utile.
Perché hai deciso di condividere la tua storia?
Per mio sfogo personale credo, ma anche perché spero che chi leggerà le mie parole troverà aiuto e conforto.