Astragalus membranaceus e mongholicus, erbe perenni appartenenti alla famiglia delle Leguminose e indigene del nord della Cina, del Tibet, della Corea (Repubblica popolare), Mongolia e Siberia, sono le principali "fonti" della radice di astragalo commercializzate. In realtà sono molte le specie di astragalo che possono essere adoperate, ma la Membranaceus e la Mongholicus rappresentano quelle più studiate dal punto di vista scientifico. Sono le radici essiccate delle piante vecchie dai quattro ai sette anni la parte terapeutica (droga) della pianta tenuta in gran conto dal Sistema Medico Cinese (rappresenta uno dei principali tonici) e Tibetano.
Una delle ragioni dell'interesse scientifico per l'astragalo si fonda sulla sua proprietà (vera o presunta) di agire come antitumorale, e di ciò sono convinti numerosi ricercatori che vedono nella pianta un potenziale "farmaco" in grado di agire direttamente o come coadiuvante. Banale - ma la puntualizzazione è d'obbligo - rammentare che tutti gli "addetti ai lavori" ritengono necessarie rigorose conferme, sperimentazioni e lavori clinici controllati. Ne sono convinti quei medici e ricercatori statunitensi e cinesi (Università della California, San Francisco Oncology Associates, Chinese Academy of Science, China Academy of Traditional Chinese Medicine, Beijng China) che hanno condotto una metanalisi (tecnica clinico-statistica che analizza e combina i dati derivanti da diversi studi sullo stesso argomento, fornendo un unico dato conclusivo) di lavori clinici: un lavoro, questo, pubblicato sul Journal of Clinical Oncology di gennaio 2006.
Una delle basi di partenza di quest'opera di "visitazione e valutazione" nasce dal fatto, secondo quanto testualmente (e giustamente) affermato dagli autori è che i trattamenti sistematici per il cancro del polmone a non piccole cellule in fase avanzata hanno bassa efficacia e alta tossicità. Alcune piante medicinali cinesi sono ritenute in grado di aumentare l'efficacia della chemioterapia e di ridurre la tossicità e l'astragalo, in particolare, ha soddisfatto queste caratteristiche. Il non semplice lavoro degli studiosi statunitensi si poneva l'obiettivo di valutare i lavori clinici condotti su quanto esposto prima.
Dall'analisi di 1305 pubblicazioni potenzialmente rilevanti, di 34 studi randomizzati che hanno coinvolto 2815 persone rispondenti ai parametri del protocollo di studio stabiliti, si è giunti a stabilire che l'astragalo può incrementare, se associato, l'efficacia della chemioterapia a base di platino. Risultati questi che hanno bisogno di ulteriori e rigorose conferme.

 

ATTENZIONE!

Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica.

Pur garantendo l'esattezza e il rigore scientifico delle informazioni, Aimac declina ogni responsabilità con riferimento alle indicazioni fornite sui trattamenti, ricordando a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico curante.


© AIMAC 2022. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione e la trasmissione in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o altro tipo di sistema di memorizzazione o consultazione dei dati sono assolutamente vietate senza previo consenso scritto di Aimac.