A seguito delle numerose richieste e del clamore mediatico suscitato dalla diffusione delle informazioni relative all'Escozul, Aimac per rispondere ai quesiti posti e per fornire informazioni rigorosamente scientifiche e aggiornate ha chiesto all' Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) un parere motivato su tale sostanza. Di seguito riportiamo il parere dei Dottori Carmelo Iacono e Marco Venturini rispettivamente Presidente e Presidente eletto dell'AIOM "Sono molte le sostanze naturali che vengono utilizzate per la cura dei tumori. In generale si tratta di estratti naturali che poi vengono prodotti in modo sintetico. Un esempio è l’uso dei taxani in vari tipi di tumore. Sono stati estratti originariamente dal tasso (albero)e poi prodotti industrialmente. Questi farmaci sono stati sottoposti ad accurati studi, prima di essere commercializzati, sia per verificarne l’efficacia, ma anche per valutare gli effetti collaterali che possono essere anche molto importanti ed a volte imprevisti.
E’ piena la storia di sostanze che vengono utilizzate per combattere i tumori solo sulla base del fatto che siano “naturali” senza che siano sottoposte a verifiche di alcun genere. Il fatto che siano naturali non garantisce né l’efficacia né tantomeno la sicurezza (mancanza di effetti tossici).

L’ultimo esempio di questi giorni è un estratto dal veleno dello scorpione. Estratto chiamato Escozul e “distribuito” a Cuba. Andando sul sito di chi produce il farmaco è impossibile capire che cosa si intenda con estratto, di cosa sia esso composto, e quali siano i dosaggi utilizzati. Come era logico attendersi non esistono studi pubblicati con l’uso di questa sostanza né sull’animale, né sull’uomo. Quindi non si sa che cosa contenga, se sia tossico e neppure se abbia una minima attività antitumorale.
Scorrendo la letteratura si può verificare della esistenza di una tossina (Clorotossina) proveniente dal veleno dello scorpione Leiurus quinquestriatus. Questa tossina è stata sintetizzata e utilizzata in studi in vitro ed in vivo e sembra poter avere un certo sviluppo per meglio diagnosticare alcuni tumori cerebrali. Non risulta avere attività antitumorale e non risultano studi nei primati né tantomeno nell’uomo.
Non è dato da sapere se la sostanza contenuta nell’ Escozul sia questa tossina, e comunque non vi è nessuna documentata attività antitumorale.

Purtroppo ci troviamo di fronte all’ennesimo caso di chi dispensa facile speranza senza avere rispetto della sofferenza di chi è afflitto da gravi malattie. Per portare farmaci in commercio sono necessari passaggi chiari e definiti che sono di garanzia per chi i farmaci dovrà poi utilizzare. Questi passaggi richiedono studi in vitro e sull’animale prima del passaggio nell’uomo. Sono poi necessari centinaia di pazienti per poter avere dei risultati tali da permetterne un uso allargato. Sul sito dell’ Escozul viene scritto che sono state trattate oltre 60.000 persone, se solo una minoranza di queste fosse stata trattata con una metodologia corretta, oggi non saremo a discutere di questa ennesima falsa speranza."

Carmelo Iacono, Marco Venturini

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