Mi chiamo Flavia, ho 54 anni. Tutto incomincia a novembre e termina a gennaio con la scoperta del Cancro già al quarto stadio con linfonodi positivi. Dopo vari accertamenti e il ritrovo del team sanitario inizio immunoterapia il 10 febbraio. Un colpo al cuore micidiale. Piango, mi dispero, idee di suicidio, la voglia di dire "basta voglio morire", poi l'accettazione, la voglia di vivere e di lottare. Tutte le forze del mio io vengono fuori. Devo vivere soprattutto per le mie gatte, non le voglio lasciare a nessuno, per la mia famiglia, per gli amici, ecc. Chi mi ha aiutato? Me stessa, la mia grinta e coraggio. La presa, ahimè, di coscienza verso questo male e come affrontarlo con pensieri positivi. Credo in madre natura e tutti i suoi elementi: acqua, fuoco, aria, terra, il cielo, la luna il mare, le stelle ecc. La morte mi passa davanti ed io le rispondo "non ora, ripassa, devo vivere per far cambiare le cose". Diventi più sensibile, intuitiva, mi si è aperto il cuore e ho visto cose che prima non vedevo o non volevo vedere. Lui mi è arrivato perché doveva cambiare atteggiamento e modi di vivere sbagliati. Mi ha aperto tutta la consapevolezza della vita e ho scoperto d'essere una persona speciale, in grado di superare anche questa battaglia. Sono una guerriera nata con una forza della natura e devo avere quello che mi spetta di diritto: dignità e rispetto per essere un essere umano non un numero. Ho sempre lavorato con professionalità, amore e dedizione, quello che a molti manca. L'indignazione, la rabbia, la disperazione per una Burocrazia sbagliata dove al primo posto c'è il Dio denaro e l'ipocrisia. Questo non è accettabile per me, devo cambiare e far guerra per ottenere il rispetto e la dignità di ogni persona malata di tumore come me. Si deve cambiare, e il 2023 sarà l'anno in cui o si cambia o torna tutto come prima, anzi molto peggio. Per me e per le persone vicine a me stiamo cambiando, ma siamo gocce in un oceano di persone dove essere umani è difficile. La sanità deve cambiare: meno burocrazia e più assistenza verso i cittadini, con umanità e con il cuore e non per arrivare al giorno di paga. 

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