alessandra storia

Voglio raccontare la mia storia perché credo possa dare speranza a chi come me combatte con la malattia.

Ho 40 anni, sono una palermitana trapiantata a Roma da 12 anni e il melanoma è entrato nella mia vita a 33 anni, era il 2016.

Un neo sul dorso dietro i capelli cominciò a cambiare qualche mese prima di Natale. La fortuna/sfortuna volle che mi ero rotta una spalla e mia madre aiutandomi a vestirmi si accorse che quel neo non era più lo stesso, le mamme bisogna ascoltarle sempre, io purtroppo non lo feci. Presa dalla fisioterapia alla spalla, dal lavoro e dalla vita di ogni giorno non andai dal dermatologo.

Feci vedere però il neo al mio reumatologo (ho anche una patologia autoimmune) che mi disse: non ti preoccupare i nei più brutti sono i meno “pericolosi!” Mi rispedì a casa senza neanche accendermi un campanello d’allarme... I primi di dicembre il neo cominciò a prudermi e grattandomi ne staccai un pezzetto.

Raccontai subito l’accaduto a mia madre che in pochi giorni mi aiutó a toglierlo ed analizzarlo. Da lì inizia la mia storia, era un terzo stadio con linfonodo sentinella colpito da micrometastasi e tutti gli altri linfonodi puliti. Il melanoma non tutti sanno è chemio resistente e all’epoca non c’erano cure ( solo l’interferone che dava il 3% di possibilità in più in termini di sopravvivenza) ma l’oncologo me lo sconsiglió per gli effetti collaterali, gli svantaggi erano maggiori dei vantaggi.

Iniziai il follow up, tac e pet per due anni a tre mesi, poi a sei mesi per tre anni. La mia vita fu stravolta, accettai con fatica l’idea di potere morire ma ricominciai con l’aiuto della mia famiglia,dei miei amici e del lavoro. A Natale 2019 conobbi Lorenzo, mi innamorai e nel 2021 allo scadere dei miei 5 anni dalla diagnosi, con il permesso dei medici e un follow up passato ad un anno, decidemmo di provare ad avere un figlio,d’altronde erano passati 5 anni, credevo di essere libera dalla malattia. Elisa è arrivata come un fulmine nelle nostre vite e così ad ottobre 2022 partorii.

Era stata una gravidanza serena (almeno apparentemente) e a novembre, posticipando il folllow up di soli 15 giorni appena un mese dopo il parto , il melanoma era tornato, di nuovo, distruggendo il momento più bello della mia vita.

Stava lì, aspettava  il momento migliore per colpirmi e la gravidanza gli ha spianato il terreno. Non saprò mai in quale trimestre dei nove mesi si è ripresentato, ma una cosa è certa, Elisa è il mio miracolo.

Siamo di nuovo a Natale (sembra uno scherzo del destino tutto sempre a dicembre! ), le metastasi erano sparse tra fegato, polmoni, ossa, seno, ero un albero di Natale insomma.

Non riuscivo a capire come era possibile avere dato la vita e ritrovarmi a rischiare di perderla allo stesso tempo.

Ero diventata mamma e non potevo permettermi di soccombere, decisi di ricominciare a lottare, seppur con il cuore spezzato alla sola idea di lasciare mia figlia senza una madre.

La scienza nel frattempo era andata avanti e il mio oncologo, ricercatore ed esperto internazionale in immunoterapia, mi ha salvata. Una volta al mese da 13 mesi faccio la mia flebo di anticorpi monoclonali, mi potenziano il sistema immunitario contro le cellule cattive.

Dal 28 dicembre 2022, data di inizio della mia terapia (ne avrò per due anni) ,dico a tutti che ho sviluppato i superpoteri.

E dopo una epatite e una polmonite da farmaco , il cancro si è ridotto più del 50 per cento ,alcune metastasi sono sparite mentre le restanti si sono cronicizzate, il melanoma è fermo.

Ho imparato a resistere, a convivere con il tumore e  a fare la mamma anche nelle difficoltà.

Ho ricominciato a prendermi cura di me stessa ma soprattutto a vivere alla giornata, perché “caro melanoma” TANTO VINCO IO!

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