Se il tumore è scoperto quando è ancora molto piccolo, vi sono ottime possibilità di guarire.
Molto importante ai fini della prevenzione secondaria, o più correttamente dell’anticipo diagnostico, è la mammografia, una tecnica radiologica in grado di svelare noduli anche molto piccoli, non ancora palpabili all’esame manuale. Dopo avervi sistemato accuratamente sul lettino, il tecnico di radiologia esegue due radiografie, da due angolazioni diverse, per ciascuna mammella.
In Italia, il programma di prevenzione del tumore della mammella offre a tutte le donne di età compresa tra 50 e 69 anni un esame mammografico gratuito, ogni 2 anni (screening mammografico).
Nonostante l’applicazione delle più moderne tecnologie e lo sforzo della ricerca consentano oggi di mirato a individuare i tumori quando sono ancora piccolissimi e non ormai già palpabili, ai fini della diagnosi precoce, riveste ancora un ruolo importante l’autoesame del seno, che la donna deve eseguire periodicamente 4-5 giorni dopo il termine delle mestruazioni per acquisire una profonda conoscenza del proprio seno in modo da saper riconoscere eventuali cambiamenti nelle diverse fasi del ciclo mestruale e alterazioni, anche minime, che rendono la mammella ‘diversa dal solito’.