Solitamente l’iter diagnostico comincia dal medico di medicina generale, che, sulla base dei sintomi riferiti e dei riscontri della visita, può consigliare l’esecuzione di esami radiologici oppure suggerire di consultare il neurologo per una più approfondita valutazione.

Se il medico di medicina generale/neurologo sospetta la presenza di un tumore cerebrale, può prescrivere alcuni esami radiologici, che di solito possono includere:

tomografia computerizzata (TC) cerebrale: tecnica radiologica che, partendo da inquadrature sequenziali dello stesso organo su piani successivi, produce delle immagini che, opportunamente elaborate da un computer, danno il quadro dettagliato delle strutture interne dell’organo esaminato. Prevede talvolta la somministrazione in vena di un mezzo di contrasto. Ai soggetti allergici o asmatici può essere necessario somministrare un farmaco specifico prima che si sottopongano all’esame. La tomografia computerizzata dura circa 15 minuti; è di per sé indolore, ma affinché si ottengano immagini di buona qualità, durante l’esecuzione è indispensabile rimanere sdraiati e fermi il più possibile sul lettino;

risonanza magnetica nucleare (RMN): tecnica radiologica che utilizza i campi magnetici per elaborare immagini dettagliate delle strutture interne dell’organismo. Prevede la somministrazione di un mezzo di contrasto che viene iniettato in vena per migliorare la qualità delle immagini e studiare in modo più specifico le caratteristiche del tumore. I soggetti allergici al mezzo di contrasto possono ricevere un farmaco specifico prima di essere sottoposti alla risonanza. L’esame dura da 20 a 60 minuti; come per la TC, per la migliore riuscita è indispensabile rimanere sdraiati e fermi il più possibile sul lettino che si trova all’interno di un cilindro di metallo. Prima di eseguire l’esame è necessario rimuovere tutti gli oggetti metallici. Per i portatori di pacemaker o altri tipi di protesi metalliche è necessaria la valutazione del radiologo.  I pazienti claustrofobici sono tenuti a informare il medico, ma devono sapere che presso alcuni centri, è possibile effettuare l’esame con una macchina aperta.

Ai fini della diagnosi di un tumore cerebrale, è l’esame più utile, poiché consente di distinguere con elevata precisione la natura delle aree sospette, descrivere la sede e l’estensione della malattia, come anche i rapporti con le strutture circostanti.

Benché la TC e la RMN consentano di ipotizzare spesso una diagnosi corretta, la certezza della diagnosi si ha solo con l’esame istologico eseguito in laboratorio dall’anatomo-patologo. L’esame istologico consiste nello studio al microscopio di un piccolo campione di tessuto cerebrale prelevato per stabilire il tipo di tumore e il tipo di cellule da cui è costituito. Solitamente, la biopsia si esegue in anestesia locale o generale di brevissima durata. Per questo, nella maggior parte dei casi, richiede una breve degenza in ospedale. La procedura può prevedere l’impiego di un casco stereotassico (fissato alla testa mediante apposite punte metalliche dopo anestesia locale nei punti di impianto) oppure di un sofisticato strumento chiamato neuronavigatore che guida l'ago durante il prelievo di tessuto.

ATTENZIONE!

Le informazioni presenti nel sito devono servire a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica.

Pur garantendo l'esattezza e il rigore scientifico delle informazioni, Aimac declina ogni responsabilità con riferimento alle indicazioni fornite sui trattamenti, ricordando a tutti i pazienti visitatori che in caso di disturbi e/o malattie è sempre necessario rivolgersi al proprio medico curante.


© AIMAC 2022. Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione e la trasmissione in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o altro tipo di sistema di memorizzazione o consultazione dei dati sono assolutamente vietate senza previo consenso scritto di Aimac.