Molti pazienti non accusano alcun sintomo; il cancro viene repertato nel corso dei controlli di routine per un pregresso tumore non localizzato al fegato oppure degli accertamenti diagnostici per la presenza di cirrosi o di epatite virale di tipo B o C. Il quadro sintomatologico del cancro del fegato comprende:

  • dolore: il dolore associato con un tumore epatico può essere localizzato al lato destro della regione addominale superiore, alla spalla destra o alla schiena;
  • indigestione, inappetenza, nausea e calo ponderale: questi sintomi si manifestano quando il tumore comprime lo stomaco e l’intestino tenue. I problemi di digestione possono insorgere anche per motivi non specificamente connessi con la localizzazione del tumore;
  • ittero: l’ittero si manifesta sotto forma di colorazione, per lo più gialla, della cute e degli occhi, con urine scure e feci di colore chiaro. L’ittero compare quando nel sangue si accumulano concentrazioni rilevanti  di bilirubina. Ciò avviene, ad esempio, se il tumore invade una porzione cospicua del fegato oppure se il dotto biliare si ostruisce. È in seguito a questo innalzamento del livello di bilirubina che una persona assume il caratteristico colorito giallastro, diventando itterica. Quando la concentrazione di bilirubina è superiore alla norma può manifestarsi anche prurito. L’ostruzione dei dotti biliari può far salire il rischio di infezione.
  • febbre: la febbre rappresenta sempre un potenziale segno di infezione. La febbre, in assenza di infezione, si associa a volte al cancro del fegato. La presenza di un’infezione si dovrebbe escludere innanzitutto eseguendo gli esami del caso, soprattutto se la temperatura è di 38,5° C o più;
  • gonfiore localizzato alla cavità addominale o agli arti inferiori: quando insorge una malattia epatica cronica, ossia persistente, nella cavità addominale si può formare un'ascite, la quale può essere accompagnata da un gonfiore diffuso agli arti inferiori. Il gonfiore addominale e agli arti inferiori può essere causato anche da altre patologie, per esempio a carico del cuore o dei reni. Il liquido può essere rimosso temporaneamente aspirandolo con un ago attraverso una procedura che si chiama paracentesi; in alcuni casi è possibile controllarne l’accumulo con l’assunzione di farmaci che aumentano la diuresi e per questo detti diuretici. La risposta positiva del trattamento del cancro del fegato può ridurre il gonfiore all’addome e alle gambe, ma se la causa è una patologia epatica di fondo (ad esempio, cirrosi), esso può persistere.

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