In occasione del nuovo libretto della Collana del Girasole "Il mesotelioma", pubblichiamo l'articolo di Elisabetta Iannelli comparso sul Sole 24Ore dello scorso 4 febbraio.

Il libretto è consultabile online a questo indirizzo, ed è possibile scaricarlo in PDF cliccando qui.

Il mesotelioma spiegato a malati e familiari

Il mesotelioma pleurico è una forma rara di tumore causato dall’esposizione all’amianto prevalentemente in ambienti lavorativi. Nonostante dal 1992 siano vietati in Italia l’estrazione, l’importazione, l’esportazione e il commercio di amianto e di materiali che lo contengono (legge 257/1992), l’amianto continua a rappresentare un rilevante problema di sanità pubblica, sia per l’entità dell’esposizione pregressa che per la latenza tra l’esposizione e l’insorgenza dei tumori correlati. Secondo il Registro nazionale del mesotelioma, i casi diagnosticati in Italia dal 1993 al 2008 sono circa 15.845 e l’incidenza è destinata ad aumentare nei prossimi anni. In media ogni anno sono diagnosticati 3,4 casi di mesotelioma ogni 100mila uomini e 1,1 ogni 100mila donne. La sopravvivenza a 5 anni è di poco superiore al 7 per cento.

Dell’emergenza tumori amianto correlati parla anche il “Documento Tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro - Anni 2011-2013” (il Piano oncologico nazionale) approvato dalla Conferenza Stato-Regioni nel febbraio 2011, dove si legge: «Poiché l’amianto non è più usato come materia prima nei cicli produttivi, ma è ubiquitariamente presente nei luoghi di lavoro e nell’edilizia, è necessario diffondere attivamente buone pratiche di lavoro per gli addetti ad attività che comportino esposizione ad amianto, in particolare coloro che operano nei cantieri di bonifica e rimuovono manufatti in cemento-amianto. L’informazione sui rischi da amianto e le procedure da adottare deve interessare anche la popolazione generale che può essere esposta soprattutto per la presenza diffusa di amianto nell’edilizia abitativa».
In tale scenario, la divulgazione di informazioni su prevenzione, diagnosi precoce, risorse terapeutiche, diritti dei malati, è di fondamentale importanza. Per questo l’Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici (Aimac onlus) in collaborazione con l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), a conclusione di un progetto di studio durato alcuni anni, ha pubblicato un libretto sul mesotelioma, validato scientificamente dai maggiori esperti in materia, per fornire informazioni al malato e ai suoi familiari in modo semplice. La pubblicazione, distribuita gratuitamente da Aimac in versione cartacea o scaricabile dal sito internet, descrive le caratteristiche biologiche e cliniche del mesotelioma e i trattamenti terapeutici a oggi disponibili. Nella seconda parte del libretto vengono spiegati i diversi strumenti di tutela giuridica ed economica per la persona affetta da questo tipo di malattia professionale. La conoscenza di tali strumenti è imprescindibile affinché i diretti interessati possano esercitare i diritti previsti dalla legge.

Ma c’è un altro aspetto di particolare rilievo nell’ambito dell’analisi dell’impatto sanitario conseguente all’esposizione all’amianto: la sorveglianza sanitaria dei rischi. La crescente attenzione per i casi di tumori professionali ha portato negli ultimi anni a regolamentare il quadro normativo per la tutela della salute dei lavoratori. Nell’ambito della sorveglianza dei rischi, è stato così confermato che per qualsiasi attività che possa comportare la presenza di agenti cancerogeni o mutageni nell’ambiente di lavoro si deve effettuare una valutazione del rischio espositivo, al fine di adottare le adeguate misure di prevenzione e cura. Risulta chiaro quindi che, anche al fine di programmare politiche di prevenzione, la divulgazione di informazioni deve avvenire capillarmente.
Per queste ragioni, Aimac, sempre in collaborazione con l’Inail, ha realizzato una brochure informativa su “La prevenzione dei tumori occupazionali. Il Registro di esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni”.

L’opuscolo informativo si rivolge ai datori di lavoro, ai medici competenti, alle aziende sanitarie locali, agli istituti di ricerca ovvero a tutti i soggetti coinvolti nelle procedure della registrazione delle esposizioni professionali ad agenti cancerogeni. L’obiettivo è di sensibilizzare gli stessi datori di lavoro al pieno rispetto degli obblighi previsti dalla legge spiegando loro l’importanza di effettuare la registrazione dell’esposizione a cancerogeni occupazionali e fornendo loro le indicazioni necessarie per effettuarla.

Per informazioni e/o per richiedere il materiale informativo è disponibile il servizio offerto dall’help-line di Aimac che risponde alle domande dei malati di cancro e dei loro familiari, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.00 - telefono 06 42989570, contatto email.


Elisabetta Iannelli
vicepresidente Aimac

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